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Al fine di garantire il rispetto del principio della certezza del diritto, la Commissione europea semplifica le modalità di prova del trasporto/spedizione dei beni oggetto di cessione intraunionale. Nella proposta di regolamento del 4 ottobre 2017 (COM(2017) 568) è prevista una disciplina ad hoc per gli scambi di beni in ambito intra-UE posti in essere da “soggetti passivi certificati”, basata sulla predeterminazione degli elementi di prova, che possono essere contestati dalle Autorità fiscali se in possesso di indizi di scorrettezze o di abusi da parte del cedente o del cessionario.

Facciamo seguito alla precedente comunicazione sull’accordo di libero scambio CETA tra EU e Canada appena entrato in vigore, per comunicare come la dogana canadese (CBSA – Canada Border Service Agency) abbia inviato un importante chiarimento circa la modalità operativa dell’accordo.

Entro domani, 25.01.2017, dovranno essere trasmessi telematicamente all’Agenzia delle Dogane gli ultimi modelli Intra-2 relativi agli acquisti intracomunitari di beni e alle prestazioni di servizi ricevute da soggetti stabiliti in un altro Stato dell’Unione Europea, in riferimento al quarto trimestre e al mese di dicembre 2016. Dovrebbero essere gli ultimi, in quanto il decreto fiscale (D.L. n. 193/2016) ha previsto la soppressione di tali modelli per le operazioni effettuate dal 1.01.2017. Tuttavia, sembra confermato l’obbligo per i suddetti modelli ai fini statistici per i soggetti passivi Iva che effettuano scambi intracomunitari ai fini della comunicazione all’Unione Europea di tali operazioni.

Il Senato, giovedì 16 febbraio, con 153 voti favorevoli e 99 contrari, ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando l'emendamento interamente sostitutivo dell'articolo unico del ddl n. 2630 di conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2016, n. 244, recante proroga e definizione di termini. Diversi i settori interessati dai 16 articoli del provvedimento dalle pubbliche amministrazioni all'editoria, dal lavoro e politiche sociali all'istruzione, università e ricerca, dallo sviluppo economico e comunicazione alla giustizia, dai beni e attività culturali all'ambiente.

Un primo considerevole intervento riguarda la soppressione delle comunicazioni INTRA relative agli acquisti di beni e alle prestazioni di servizi ricevuti. La disposizione abrogativa, contenuta nell’art. 4 comma 4 del DL 193/2016 sarà in vigore a tutti gli effetti a decorrere dal 1 gennaio 2017.

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