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I soggetti che non verseranno entro il 16.12.2014 quanto dovuto di Imu o di Tasi potranno fruire del ravvedimento operoso “sprint”, qualora effettuino il pagamento entro 14 giorni dalla scadenza e pagando, in tal modo, lo 0,20% per ciascun giorno di ritardo e gli interessi legali pari all’1%.

Entro domani, 16.12.2014, dovranno essere versati il saldo di Imu e Tasi, solamente in alcuni casi sarà possibile evitare il prelievo: i proprietari di una “prima casa” o di una seconda casa e aree edificabili nei Comuni che ne hanno deciso l’esenzione Tasi; la presenza di detrazioni, decise con delibere comunali, che comportano l’azzeramento dell’imposta; qualora l’importo da versare sia al di sotto dell’importo minimo previsto (12 euro per le norme nazionali), ma può essere stato variato dal Comune.

Online il modello per la dichiarazione d’intento che gli esportatori abituali potranno inviare, direttamente online all’Agenzia delle Entrate, per manifestare la volontà di effettuare acquisti o importazioni senza applicazione dell’Iva a partire dal 2015.

I pagamenti Imu – Tasi, in scadenza il 16 dicembre, potranno essere effettuati in contanti, se superiori a 1.000 euro, solo mediante bollettino postale o con il modello F24 inviato dal Comune; in caso di compensazione con altri tributi o contributi, occorrerà utilizzare il modello F24 telematico.

Con la risoluzione 10.11.2014, n. 98/E l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti riguardanti la corretta applicazione delle cessioni all’esportazioni, adeguandosi alla Corte di Giustizia Europea..

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