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Per gli acquisti senza pagamento dell’imposta, qualora la lettera d’intento inviata dall’esportatore abituale sia emessa con riferimento ad operazioni assoggettabili al meccanismo dell’inversione contabile, troverà applicazione la disciplina del reverse charge, considerata la sua finalità antifrode.

La Commissione tributaria provinciale di Milano, con la sentenza n. 430/40/2014, ha stabilito che l’omessa trasmissione telematica delle dichiarazioni di intento non è sanzionabile in quanto si tratta di una violazione di carattere formale che non arreca alcun danno erariale e che non impedisce all’Amministrazione di esercitare le sue azioni di controllo.

Scade lunedì 20 aprile il termine per presentare, mediante canale telematico, la dichiarazione del 1° trimestre 2015 e per il versamento Iva dovuto dalle imprese che hanno aderito al regime “Moss” – “mini sportello unico”, relativo alle operazioni di e.commerce diretto, telecomunicazione e tele radiodiffusione a favori di privati consumatori Ue.

Dopo aver superato i controlli del Sistema d’Interscambio, il soggetto emittente le fatture elettroniche ha l’obbligo di conservarle in modalità elettronica oppure su un server che non si trova sul territorio dello Stato italiano, applicando le regole di tenuta e conservazione previste dalla normativa italiana così che possano essere accessibili alle autorità.

Con la risoluzione 20.02.2015, n. 21/E l'Agenzia delle Entrate ha precisato che il documento emesso con partita Iva italiana dal rappresentante fiscale di un soggetto passivo estero, per una cessione effettuata nei confronti di un soggetto passivo Iva residente in Italia, è da considerare non rilevante come fattura ai fini Iva e debba essere richiesta al suo posto la fattura emessa direttamente dal fornitore estero.

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